Large Movements ha avuto il piacere di partecipare alla proiezione del film l’Afide e la Formica non solo in qualità di spettatore, ma anche di partner di EMERGENCY Ong Onlus nel progetto a Perdita D’Odio, di cui questa proiezione è parte. Si tratta, infatti, di una rassegna di eventi culturali organizzata dagli infopoint EMERGENCY di Genova, Roma e Torino che affrontano o, come nel caso dell’Afide e la Formica, non affrontano ma trattano con naturalezza, i temi dell’inclusione e dell’immigrazione, con particolare riferimento all’hate speech.
Ospiti in questa occasione dell’associazione Cittadini del Mondo e circondati dai libri della loro sede, la proiezione ha visto non solo un pubblico silenzioso nella visione e partecipativo nel dibattito, ma anche la presenza di cast e autori, dal regista Mario Vitale all’attrice protagonista Cristina Parku, al suo esordio cinematografico.
È stato un incontro vero, in cui gli ospiti del cast hanno genuinamente voluto apprendere dal, e non solo dare al, pubblico in sala spunti di riflessione e sensazioni, opinioni. Lo scambio umano è stato informale, senza barriere, anche per la familiarità calda della location.
L’Afide e la Formica racconta una storia di dualità e di comunità al tempo stesso. La dualità, riflessa anche nell’entomologico titolo, è nel rapporto tra la giovane studentessa Fatima (Cristina Parku), nata in Calabria da genitori musulmani, e Michele (Giuseppe Fiorello), il suo insegnante di educazione fisica per sempre segnato da una tragedia del passato. La comunità è quella di una città della Calabria, tra il presente fatto di culture che, come da miglior tradizione italiana, si vanno ad incontrare, e questioni storicamente e drammaticamente parte del tessuto sociale di questa regione, della cui industria cinematografica questo film vuole rendersi, purtroppo ancora raro, portavoce.
È un film che tratta di molteplici aspetti dell’individuo e della società, che apre più temi narrativi con una naturalezza riflessa anche in un senso dell’ironia dal realismo sempre più difficile da trovare. Ben scritto e ben diretto, si pregia inoltre di ottime interpretazioni da parte degli attori, protagonisti e non.
Tra i temi, gli immigrati di seconda generazione, la sfida dei giovani di capire chi si è e chi si vuole essere, il coraggio di scegliere. È una storia di seconde possibilità, come del trovare la forza di dare a sé stessi la prima, vera opportunità di emergere.
Fatima decide di correre, inizialmente per scappare e, con l’andare avanti della sua storia, per andarsi incontro, fino alla maratona che le insegnerà tanto su sé stessa, in primis la propria forza e ciò che la rende felice.
Large Movements ringrazia particolarmente il regista Mario Vitale, che si è trattenuto con noi per discutere del film e non solo, mostrandoci nuovamente il suo credere nel progetto e nel messaggio che l’Afide e la Formica vuole, e riesce a, trasmettere.
Restate quindi in attesa delle prossime creazioni del regista, del cast e degli autori de l’Afide e la Formica, come dei prossimi eventi della rassegna a Perdita d’Odio, che vedrà altre proiezioni, presentazioni di libri e possibilità di scambio dal vivo che tanto ci sono mancate in questi ultimi tempi.
Large Movements sarà presente per raccontarvi e, speriamo, stimolarvi a partecipare.
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