In occasione del Pride Month 2023, Large Movements APS ha il piacere di dedicare questo articolo ad “Allah Loves Equality”, film documentario italiano indipendente di grande capacità comunicativa ed informativa.
Incentrato sulla comunità LGBTQ+ pakistana, è diretto da Wajahat Abbas Kazmi, attivista ed autore di vari documentari sulle minoranze che hanno lo scopo di portare cambiamento sociale nel mondo grazie alla potenza dell’audiovisivo.
La riuscita commistione di attivismo e creatività ha guadagnato a Kazmi numerosi riconoscimenti, ma anche minacce: Kazmi continua però nella sua lotta per l’inclusione e l’uguaglianza per le persone LGBTQ+, in particolare nel mondo musulmano.
Guardare “Allah Loves Equality” non è, pertanto, solo tempo ben speso per la qualità artistica del documentario, ma supporto a chi, come Kazmi e molti altri, si mette in prima linea per difendere i diritti delle minoranze. Quindi, i diritti di tutti.
Il film nasce da una campagna lanciata su internet e si svolge nella Repubblica islamica del Pakistan. Attraverso interviste e scene di vita quotidiana di persone omosessuali, bisessuali e transgender, mostra la situazione dei diritti in questo Paese. Davanti alla cinepresa, persone e coppie LGBTQ+ escono allo scoperto per raccontare le proprie storie e verità, mostrandosi agli occhi del mondo.
È uno spaccato su una realtà spesso inedita, caleidoscopico sia nel mostrare più aspetti del mondo LGBTQ+ musulmano, sia per le persone intervistate. Il documentario, infatti, spazia dal modo in cui le persone queer vengono trattate dalla società, a cosa dice l’Islam sull’omosessualità, fino alla questione dei diritti civili e sociali ed all’opinione pubblica prevalente. Viene data voce a membri della comunità, attivisti, artisti.
Di particolare potenza sia sociale che introspettiva, sono le sequenze dedicate alla comunità transgender, di cui si mostrano le più sfaccettature e specificità, dai lavoratori del sesso alla lotta per la sensibilizzazione sull’HIV, vista sia dal punto di vista dei pazienti che delle ONG di supporto. “Allah Loves Equality”, quindi, non tralascia né lascia indietro nessuno, in sintonia con il principio di eguaglianza di cui si fa portatore e auspicio.
Pone sotto i nostri occhi i rischi reali provocati dalla retorica fondamentalista nei confronti di chi vuole solo vivere la propria identità sessuale senza nascondersi e per questo è considerato immorale e blasfemo, oggetto di soprusi e violenza ma mai vittime, per la forza con cui mettono a repentaglio la propria vita per gli altri e per essere sé stessi, per non essere relegati nell’ombra.
“Allah Loves Equality” colpisce, ispira ed istruisce, mostrando specificità del Pakistan così come parallelismi che ci ricordano questioni e meccanismi a noi più familiari. La cultura hijra ricorda in certi aspetti quella delle “drag houses” legate alla ball culture statunitense, le discriminazioni sofferte nelle cure mediche ci fanno pensare alle sempre più attuali discussioni sulla libertà di scelta che avvengono anche nel nostro Paese.
Questo documentario lotta contro il preconcetto dell’incompatibilità tra Islam ed omosessualità, sia nel rapporto società-individuo che nella coesistenza interiore tra credo religioso ed identità sessuale e di genere. Analizza cosa abbia portato la società musulmana a rendere illegale e considerare blasfemo l’amore tra persone dello stesso sesso, mentre in passato quelli che al giorno di oggi sarebbero considerati membri della comunità LGBTQ+ erano tutori di principi, consiglieri di re, celebrati in poesia omoerotica. Di particolare importanza per la comprensione del fenomeno è l’impatto creato dalla conquista britannica del sub-continente asiatico e del conseguente arrivo di valori cristiani conservatori, che hanno modificato una cultura più aperta alla sessualità di quanto non sia oggi e contribuito alla creazione di quanto identifichiamo come posizioni di estremismo religioso.
Non tirandosi indietro dal mostrare senza veli e con crudezza la dura situazione di repressione ed ingiustizia attualmente presente in Pakistan, “Allah Loves Equality” lascia intravedere barlumi di speranza, anche grazie a coloro, individui ed associazioni, che si battono per i diritti e l’eguaglianza. Il documentario li porta a noi, facendo da ponte, e di questo lo ringraziamo.
Il Pride Month è libertà, lotta, eguaglianza, diritti, manifestazione di vita in tutte le sue sfaccettature, ognuna con la sua dignità da rispettare. Ci ricorda che i diritti sono davvero tali se sono riconosciuti a favore di tutti. Large Movements APS vi invita quindi a vedere questo documentario, che è tanto ben riuscita espressione di tali principi.
“Allah Loves Equality” è disponibile su Youtube, in inglese con i sottotitoli in Italiano, al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=UT8uV-M83IE.
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